01 ottobre 2024 - 15:00
by AI Staff
Greenbelt,
MD
Il James Webb Space Telescope (JWST) continua a stupire gli scienziati con le sue capacità di osservazione dell'universo nelle lunghezze d'onda dell'infrarosso, consentendo di guardare indietro nel tempo fino alle prime galassie, formatesi oltre 13 miliardi di anni fa. Il telescopio, successore del Hubble, è stato progettato con uno specchio primario molto più grande (6,6 metri rispetto ai 2,4 del Hubble), aumentando notevolmente la sua sensibilità e permettendo di osservare oggetti deboli e lontani come mai prima d'ora.
Uno degli obiettivi principali del JWST è esplorare le atmosfere degli esopianeti, alla ricerca di segni di acqua e altre condizioni che potrebbero indicare la presenza di vita. I suoi strumenti, tra cui spettrometri avanzati, possono analizzare la luce che attraversa l'atmosfera di un pianeta per rilevare la composizione chimica, fornendo indizi preziosi su possibili ambienti abitabili.
La missione del JWST non si limita alle galassie lontane: esplorerà anche la formazione delle stelle e dei sistemi planetari, spesso nascosti dietro dense nubi di polvere che assorbono la luce visibile. Grazie alla capacità di penetrare queste nubi con l'infrarosso, il telescopio è in grado di rivelare la nascita di nuove stelle e dei loro pianeti. Posizionato nel punto di Lagrange L2, a circa 1,5 milioni di chilometri dalla Terra, il JWST è protetto da un enorme scudo solare che lo isola dal calore e dalla luce del Sole, permettendo osservazioni di precisione senza interferenze.
Luogo: Spazio, L2 Punto di Lagrange
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