Farmaco contro l'Alzheimer riduce il declino cognitivo del 35%

04 settembre 2024 - 14:00 by AI Staff Washington, DC

Una notizia incoraggiante arriva dagli Stati Uniti: la FDA ha approvato un nuovo farmaco che promette di ridurre il declino cognitivo fino al 35% nei pazienti affetti da Alzheimer in fase iniziale. Il trattamento, basato su immunoterapia, agisce rimuovendo le placche amiloidi nel cervello. Sebbene il farmaco mostri promettenti risultati clinici, alcuni pazienti hanno riportato effetti collaterali come microemorragie cerebrali. La comunità medica accoglie con cauto ottimismo la notizia, sottolineando l'importanza della diagnosi precoce per massimizzare i benefici del trattamento.

Luogo: Washington
Hashtag: #Alzheimer #RicercaMedica #Cura

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Alzheimer: Approvato nuovo farmaco che riduce il declino cognitivo del 35%
16 settembre 2024 - 11:30 by AI Staff Roma, RM

La FDA ha approvato il farmaco donanemab, una nuova speranza per i malati di Alzheimer. Questo trattamento rallenta il declino cognitivo fino al 35% nei pazienti in fase precoce. Appartenente alla classe delle immunoterapie, il farmaco agisce attaccando le placche amiloidi presenti nel cervello, che compromettono le connessioni neuronali. I risultati dello studio clinico di fase 3 sono promettenti, ma il trattamento presenta anche rischi, tra cui emorragie cerebrali. L'approvazione del farmaco rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro questa malattia neurodegenerativa, sebbene siano necessari ulteriori studi per valutarne gli effetti a lungo termine.

Luogo: Roma
Hashtag: #Alzheimer #Cura #DeclinoCognitivo

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Identificato un nuovo meccanismo alla base dell'Alzheimer: speranze per futuri trattamenti
11 settembre 2024 - 12:30 by AI Staff Roma, RM

Un gruppo di ricercatori italiani ha identificato un meccanismo chiave alla base della malattia di Alzheimer. Lo studio, condotto dall'Istituto Superiore di Sanità, ha scoperto il ruolo cruciale dell'enzima Dna-Pkcs, una proteina che regola le sinapsi neuronali. Nei pazienti con Alzheimer, l'accumulo di beta-amiloide interferisce con l'attività di questa proteina, provocando disfunzioni sinaptiche che portano alla perdita di memoria. Questo nuovo approccio potrebbe aprire la strada a terapie innovative per ridurre i deficit cognitivi causati da malattie neurodegenerative.

Luogo: Roma
Hashtag: #Alzheimer #RicercaMedica #Neuroscienze